“Volete bene a Follonica come gli hanno voluto bene “Gigi del Golfo” e noi follonichesi, prima e dopo la seconda guerra mondiale (1940 – ’45). Questo è l’invito e l’auspicio che Lido Raspollini ha rivolto al sindaco Andrea Benini e agli altri presenti all’incontro, che si è avuto giorni scorsi, nella sala anziani, della Colonia Marina di Levante della città del golfo. Un bell’incontro, ricco di sensazioni positive, ricordi, proposte e indicazioni per il presente e il futuro, relativamente agli anziani, organizzato da Rino Magagnini per conto della Fondazione Noi del Golfo. Oltre al primo cittadino hanno partecipato all’avvenimento: il dott. Vittorio Panissidi responsabile della gestione della RSA per la Cooperativa Giocolare Pontassieve, Michela Radi operatrice, Loretta Messina assistente volontaria, il prof Antonio Caramassi amico della famiglia Raspollini.
Lido è anche conosciuto come il poeta di Follonica: “ sono nato nel 1926, in via Bicocchi, davanti al Bracci”. Oggi si trova con gli anziani della Colonia dove è giunto, circa due mesi fa, dopo la permanenza nella RSA “A. Maiani” di Caldana.
Le parole e gli affetti del Raspollini, per la sua città di origine, sono riecheggiati anche durante la lettura delle sue poesie, da parte della Radi, “A Gigi Saragosa” e “Radici” e nei successivi ricordi, legati alla Liberazione di Follonica dal nazifascismo, il 24 giugno 1944. In quegli anni Luigi Saragosa (Gigi del Golfo) organizzò la ricostruzione della città bombardata in tanti punti (Piazza della stazione, Fossone lungo via Colombo. Piazza della chiesa, cimitero cc.). Gigi e altri paesani dicevano “ Follonica è nostra tocca a noi ricostruirla, senza aspettare nessuno”. Così dette inizio ai lavori e chi non poteva prestare opera manuale, contribuiva con i soldi o con la fornitura di mezzi e materiali. In quell’avventuroso e fervido periodo, fu coniato il detto “PAGA IL GOLFO” a chi gli domandava timidamente, ” ma chi paga ? ”, a richieste ulteriori.
Modo di dire che continuò con la costruzione collettiva del Carnevale Maremmano (1950 – 1962). Modo di dire che è rimasto in uso, in occasioni particolari e non, fino ai giorni nostri.
Durante il colloquio alla Colonia Raspollini si è chiesto e ha poi domandato, agli altri, da dove nasca il sentimento di bene e di attaccamento a questa terra “ forse è dovuto al mare e ai suoi boschi”. Un trasporto di impulsi affettivi verso Follonica “che oggi mostrano anche le nuove generazioni di nuovi residenti ”. Questo senso affettivo di appartenenza a Follonica che trova riscontro diretto “nelle azioni di quei cittadini che operano nel centinaio di associazioni di volontariato esistenti e censite (Cri, Avis ecc.)”, e nel “migliaio di volontari che partecipano alla vita dei Rioni e all’allestimento del carnevale”.
Lido ha quindi elogiato gli operatori e i volontari che agiscono nella struttura: ”Sono come una famiglia straordinaria nell’assistere la quarantina di anziani che giorno e notte vivono alla Colonia Marina”. Ha ricordato al sindaco i problemi contingenti del complesso situato tra il mare e la pineta (centralina, viabilità, illuminazione, ascensore, ecc.).
Ha rilanciato la proposta di allargare la casa di riposo nell’attiguo grande edificio (lato Senzuno) per aumentare la residenza sanitaria assistita attuale; per anziani autosufficienti e per accogliere altri anziani come turisti. Dare inizio, insomma, ad un turismo per la terza o quarta età, a livello provinciale, regionale e nazionale. Il sindaco non si è sbilanciato sul futuro della parte più grande della Colonia (da risanare) ricordando che l’amministrazione ha, comunque, fissato già dei paletti. Nelle prescrizioni di recupero la Colonia Marina rimarrà ancorata ad una gestione pubblica non speculativa.
Dopo i calorosi abbracci di saluto, su richiesta di Benini, Vittorio Panissidi ha accompagnato il sindaco in una ricognizione di tutta l’attuale struttura assistenziale dal seminterrato, alle sale rialzate e ai due piani superiori.
Ufficio Stampa Fondazione Noi del Golfo
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