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Sabato carnevalesco: Vespe lente in via Amorotti – Costumi reginette, maschere alunni, motorino incidentato al Casello

6 Feb , 2015  

Intenso sabato carnevalesco in riva al golfo, nonostante pioggia e freddo, in attesa della sfilata sul lungo mare di domenica prossima. Nel centro della città costiera sono in programma quattro manifestazioni collegate alla 48^ edizione.
Lungo via Amorotti, a partire dalle ore 16.00, avrà luogo la “Gara di Lentezza” con vespe d’epoca abbinate ai rioni. La prova è organizzata del Vespa Club Follonica, presieduto da Marco Grassi, che forte dei suoi 70 inscritti vuol sensibilizzare tutti sul modo migliore di condurre gli scooter. Un percorso segnato a terra che vedrà vincitrice la vespa più lenta.

Barbara Anonini reginetta 1989 del carnevale di Follonica

Barbara Anonini reginetta 1989 del carnevale di Follonica

Alle ore 17.30 ad un centinaio di metri di distanza, nella sala del Casello Idraulico, ci sarà l’inaugurazione della mostra dei “Costumi delle Reginette” degli anni passati. Saranno esposti gli abiti di sfilate delle reginette del carnevale dal 1980 ad oggi. Una rassegna con i vestiti originali che le miss carnevale hanno conservato gelosamente nei propri armadi, accanto a quello delle nozze, che la dice lunga di come il carnevale sia sentito a Follonica. La mostra rimarrà aperta fino a sabato 14 febbraio, insieme a quella delle splendide maschere realizzate dagli alunni delle scuole elementari e medie grazie alla collaborazione degli insegnanti Monica Paggetti, Marta Vinciarelli, Simona Tognarelli, Simonetta Pepi, Stefano Scalzi e i “carnevalai” Vittorio Gori, Antonio Cerboni, Monica Belloni, Stefano Barbi, Pier Vittorio Cacialli, Franca Segnini.

Maschere realizzate dagli studenti

Maschere realizzate dagli studenti

Sempre al Casello, al centro del comunicante giardino all’aperto ci sarà il battesimo ufficiale dell’ opera intitolata “Solo andata – il motorino incidentato”. Un’allegoria, degli studenti dell’Ipisia sollecitati da Alessandra Marrata, Andrea Barbini e Maurizio Pizzetti, che una volta esposta ha fatto discutere in città, e ha costretto gli organizzatori a chiudere i cancelli del giardino, con la successiva apposizione dei cartelli per non allarmare i cittadini.

Ufficio Stampa Fondazione Noi del Golfo

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